Aggiornato al: 19/02/24

Dal Superbonus 70% al Conto Termico, gli incentivi per installare tecnologie più efficienti per riscaldare le abitazioni

 

Anche nel 2024 sono previsti incentivi per l’efficientamento energetico nel settore residenziale, con agevolazioni che consentiranno di sostituire la propria caldaia con un nuovo modello, oppure di passare a nuove tecnologie (come pompe di calore, solare termico). Ecco tutte le opzioni per il 2024.

 

Sostituire la caldaia con il Superbonus

Il Superbonus del 70% agevola la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale nelle parti comuni degli edifici con impianti centralizzati più efficienti, come caldaie a condensazione, pompe di calore e impianti ibridi. Il tetto di spesa varia in base al numero di unità immobiliari nel condominio, con un massimo di 20.000 euro per unità fino a 8 e 15.000 euro per unità oltre questo numero. Questo intervento, insieme ad altre opere come l’isolamento termico, è necessario per usufruire della detrazione fiscale. Il Superbonus è valido fino al 2024 con un’aliquota del 70%, poi diminuirà al 65% nel 2025. È richiesta l’acquisizione di asseverazioni e visti di conformità per ottenere il beneficio, che viene erogato come detrazione Irpef in 4 anni. Possono beneficiare del Superbonus sia persone fisiche che titolari di reddito d’impresa o professionale.

 

Ecobonus

L’Ecobonus rappresenta un’altra soluzione per incentivare interventi di efficientamento energetico sia in condomini che in abitazioni singole. L’incentivo è del 50% con un limite massimo di 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A. Se vengono installati sistemi di termoregolazione evoluti, l’aliquota sale al 65%, ma il limite di spesa rimane lo stesso. Le stesse condizioni si applicano per la sostituzione con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia. L’Ecobonus è destinato a persone fisiche, enti non commerciali, professionisti e titolari di reddito di impresa, erogato come detrazione Irpef o Ires in 10 anni, valido fino al 2024. Per i condomini, il tetto di spesa è calcolato moltiplicando 40.000 euro per il numero di unità immobiliari.

 

Bonus ristrutturazioni e lavori antisismici

Gli ultimi due incentivi per la sostituzione della caldaia sono il bonus ristrutturazioni e il bonus lavori antisismici. Il bonus ristrutturazioni offre un’agevolazione al 50% con un tetto di spesa di 96.000 euro fino alla fine del 2024, diminuendo al 36% con un limite massimo di 48.000 euro a partire dall’anno successivo. Il bonus lavori antisismici, riservato ai condomìni nelle zone a rischio sismico 1, 2 o 3, garantisce un incentivo dell’80% o dell’85% della spesa massima di 136.000 euro per unità immobiliare, sotto forma di detrazione in 10 quote annuali, a seconda del miglioramento della classe di rischio dell’edificio.

 

Conto Termico

Il Conto Termico offre un incentivo per la sostituzione della caldaia con sistemi più sostenibili come pompe di calore, biomassa, solare termico e ibridi. Il rimborso, fino al 65% della spesa, è erogato dal Gse e può essere richiesto da persone fisiche, condomini e imprese. È valido per sostituire impianti di climatizzazione, installare impianti solari termici o scaldacqua a pompa di calore. Il pagamento avviene direttamente sul conto del richiedente, in un’unica soluzione o in rate annuali a seconda dell’importo. Il nuovo sistema deve riscaldare le stesse utenze del precedente, mantenendo una potenza installata non superiore al 10% rispetto al vecchio sistema.

Consulta il catalogo GSE delle soluzioni di riscaldamento più sostenibili 

 

 Oltre al Conto termico c’è di più: il bando della Regione Umbria per sostituire vecchi impianti

 In aggiunta al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici (GSE) sulla misura del Conto Termico, la Regione Umbria, con uno stanziamento di 5,5 milioni di euro, intende favorire la sostituzione di camini, stufe e caldaie a biomassa ormai obsoleti arrivando ad una copertura massima del 95% della spesa ammissibile nelle aree della Conca ternana e per la zona di valle.

Scopri di più sul bando e quali interventi sono ammessi