Aggiornato al: 19/05/23

L’acqua è una risorsa sempre più preziosa e i cambiamenti climatici, siccità, dispersioni nella rete di distribuzione, aumento della domanda e sprechi ne stanno gravemente compromettendo la disponibilità.

Gran parte delle persone pensa che il problema della scarsità d’acqua riguardi soltanto i Paesi in via di sviluppo o segnati da fenomeni di siccità costanti, ma anche nel nostro Paese sono numerose le zone dove vengono adottate misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua.

Dobbiamo necessariamente fare caso a come la usiamo e quanto la usiamo, ma devono essere soprattutto governi e imprese ad intensificare il proprio impegno, con piani di sviluppo adeguati che puntino a ridurre lo spreco d’acqua e di energia.

L’ENEA ha realizzato una guida con 10 suggerimenti e buone pratiche, ma anche soluzioni e tecnologie per contrastare lo spreco di acqua e renderne più sostenibile la gestione. Parole d’ordine: ridurre le perdite, adottare processi e sistemi meno idro-esigenti e promuovere comportamenti virtuosi nelle famiglie e nelle scuole.

 

Decalogo salva-acqua

 

  1. Mantenere efficiente l’impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte: si calcola che con un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno;
  2. chiudere il rubinetto per evitare che l’acqua scorra inutilmente. Per lavarsi i denti sarebbero necessari solo 1,5 litri se si chiudesse l’acqua tra le varie operazioni, evitando di sprecare fino a 30 litri. Allo stesso modo durante il lavaggio delle mani si potrebbe evitare lo spreco di almeno 6 litri e durante la rasatura fino a 20 litri;
  3. riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare (quando non è salata);
  4. utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. Si calcola che per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio vengano utilizzati fino a 15 litri (7 litri in classe A+++), mentre per un carico di lavatrice (classe A) si impiegano 45 litri. Preferire inoltre programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60° C). Inoltre, con l’installazione di pannelli solari si eviterebbero i consumi elettrici per scaldare l’acqua necessaria agli elettrodomestici;
  5. preferire rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell’acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio, avendo cura di mantenerli in efficienza (ad esempio utilizzando la chiavetta raschiatrice);
  6. installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno, considerando che a ogni utilizzo di modelli con un solo pulsante si usano fino a 16 litri;
  7. scegliere la doccia invece che la vasca da bagno per risparmiare fino a 1.200 litri all’anno. Si stima che per fare un bagno in vasca si consumino mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua mentre per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano al massimo 40 litri, ancora meno se si chiude il rubinetto quando ci si insapona;
  8. chiudere l’impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo, ad esempio quando si parte per le vacanze;
  9. utilizzare per l’irrigazione sistemi temporizzati, a goccia o in subirrigazione, in virtù della loro maggiore efficienza;
  10. utilizzare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne agli edifici, al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde, ridurre la subsidenza e mitigare l’effetto noto come isola di calore.